Innanzitutto, la prima visita
Nella prima visita si cerca di capire cosa preoccupa i genitori, si raccolgono dati clinico-anamnestici in relazione al bambino e alla difficoltà; fondamentale anche la presenza di altre figure professionali (colleghi o altri riabilitatori).
Durante la visita si procede a un bilancio logopedico e si ragiona sul tipo di percorso anche in base alle esigenze della famiglia.
Al termine della visita stendiamo una relazione con le prime indicazioni, che invieremo via e-mail. In essa specificheremo la modalità di presa in carico e la necessità di un lavoro quotidiano a domicilio.
Eccoci quindi al percorso
vero e proprio
In linea molto generale (variazioni dipendono dal disturbo o patologia riscontrati nel bambino), proponiamo 1 intervento settimanale per un periodo di 3 mesi al termine dei quali si rivaluterà come proseguire e cosa modificare… Può essere sufficiente anche un periodo più breve in caso di disturbi meno gravi.
Alla fine del percorso
Raccomandiamo di fare delle sedute di mantenimento… In genere programmiamo dei monitoraggi a distanza di 3/6/12 mesi ma dipende, anche in questo caso, dalla patologia. Molti bimbi hanno prese in carico che durano anni: basti pensare a una paralisi cerebrale infantile.
Parallelamente al percorso
Con il bambino avviene sempre un confronto con altre figure professionali e con la scuola. Adesso, poi, questi confronti sono facilitati da strumenti online sempre più veloci e facili da usare.
Confronto tra “grandi”
Potrebbe essere necessario fare dei momenti di confronto solo tra “grandi”, ovvero con mamma e papà, per approfondire eventuali problematiche.
Specialisti esperti
Potrebbero essere molto utili anche delle supervisioni da parte di specialisti esperti in altri ambiti che hanno a che fare col disturbo del bambino.